- Pubblicata il 25/01/2017
- Autore: Greta
- Categoria: Racconti erotici trav
- Pubblicata il 25/01/2017
- Autore: Greta
- Categoria: Racconti erotici trav
Una Mattina Al Parco Sempione a Milano - Pavia Trasgressiva
Piu' guardo indietro a ciò che ho fatto, piu' mi accorgo che ho sempre cercato il sesso, il piacere in sè,piu' che l'amore vero che tanto andavo sbandierando a Mamma. Forse ero convinta di fare la cosa giusta facendomi sfondare bocca e culo da ogni uomo che incontravo. forse credevo o volevo credere, che quello forse era il vero amore che volevo dai maschi. oggi ripensandoci mi sento assai confusa al riguardo. voglio dire, cercavo l'amore ma era solo una scusa per non ammettere che mi piaceva solo farmi riempire il culo da grossi cazzi e la bocca di calda sperma. Certo me le andavo proprio a cercare le scopate, ogni volta ne pensavo una per trovarmi immezzo a situazioni assai imbarazzanti. ma che alla fine mi piacevano e finivo con il culo rotto e la bocca piena. non che la cosa mi dispiacesse intendiamoci, ma tutto questo che cercavo di far passare per amore, era ridicolo e me ne accorgo solo oggi a distanza di anni. infondo ero e rimango una gran Troia ecco la verita'. mi paice il cazzo e il maschio dominatore. che ce' di male? travestirsi a volte fa ridere, oggi vedo di quei travestiti che sembrano piu' pagliacci da circo che femmine. per me il travestimento e sempre stata un'arte, assomigliare il piu' possibile ad una vera donna anche non essendolo. io ho saputo essere donna piu' di tante vere donne e questo e un fatto provato. ricordo per esempio la mattina al parco sempione a Milano, era un'estate calda in una Milano quasi deserta nel mese di Agosto. non certo calda come adesso, la temperatura di qualche anno fa era decisamente altra cosa rispetto ai 40 gradi all'ombra di queste ultime estati per dirvi. un'esempio di essere femminili con poco ve lo posso dimostrare con questa storia che vi vado a raccontare. con i lunghi capelli legati a coda, un paio di shorts in Jeans sgambati sul culo, un paio di scarpe da tennis bianche, occhiali scuri da sole una T-short nera, poco trucco e uno zainetto sulla spalla, ero decisamente piu' sexy io cosi' che mille altre ragazze che giravano in citta' al tempo. l'abito fa il monaco, ma e vero che per indossare certi abiti ci vuole il fisico adatto e la faccia sopratutto. ho sempre avuto un visino da troietta, che stava bene con cio' che mettevo addosso. semplice e mai volgare. una mattina di sole annoiata e decisa a farmi una bella camminata, mi sono diretta al Parco Sempione, un bel parco pieno di verde, alberi e panchine. almeno cosi' era un tempo, Oggi rovinato da spacciatori, tossici e balordi che ci girano dentro ad ogni ora. con il mio zainetto sulla spalla destra, mi incamminai dentro a questo lungo Parco, lontana dai rumori del traffico anche se come ripeto ad agosto c'erano ben poche auto in Circolazione che potessero disturbare la quiete, di un po' di verde in una Citta' dominata da Palazzi e asfalto. anche il parco era deserto proprio come desideravo. ero andata apposta perche' speravo di non trovarci nessuno e farmi una bella camminata in santa pace fino a mezzogiorno. dopo pochi minuti pero' ero gia' sudata e stanca. guardai l'ora sul cellulare, erano appena le 10:00 del mattino. faceva un caldo insopportabile. decisi quindi di togliermi la maglietta e i pantaloncini, dato che li sapevo non esserci nessuno, non pensavo di dar fastidio. sotto avevo un bikini da mare nero lucido, che faceva risaltare le mie forme. avevo i fianchi stretti, un culo bello sodo, gambe affusolate, e a guardarmi cosi' anche senza Seno, sembravo piu' femmina che maschio. a tradirmi c'era forse la voce, anche se non ho mai avuto una voce da camionista, e il cazzo dentro agli slip del bikini. ad un certo punto Però mi bloccai. a pochi metri da me, c'era una panchina, avevo deciso di sedermi e riposarmi sotto un'albero al riparo dal sole. con mia sorpresa constatai che non era vuota, ma che seduto tranquillo a riposarsi e fumarsi una sigaretta, c'era un'uomo. guardandolo a prima vista, gli avrei dato sui Cinquant'anni o Sessanta al massimo. indossava dei calzoni corti e una maglietta senza maniche, scarpe da Tennis anche lui, capelli brizzolati corti, niente barba ne baffi, indossava un paio di occhiali a specchio, e appena mi vide si incanto' a guardarmi. non sapevo cosa fare, mi aveva colto di sorpresa quella visita. pensavo fossi l'unica persona nel parco, evidentemente non era cosi'. cercai di avanzare verso di lui e a pochi passi dall'uomo gli sorrisi, chiedendo timidamente con un filo di voce: 'Mi scusi, posso sedermi? ', l'uomo rispondendo al mio sorriso gentilmente mi fece posto spostandosi. 'prego siediti', disse con voce gentile. ci presentammo e scambiammo subito quattro chiacchiere senza vergognarmi del mio mini Bikini che poco copriva del mio corpicino sudato. all'uomo pareva non dasse fastidio il fatto che fossi trav. mi fece pure i complimenti per la mia femminilita', con poco ero riuscita ad attirare la sua attenzione. mi sono sentita lusingata e subito il mio cazzo ha iniziato a indurirsi dentro gli slip. Cosa che mi succedeva spesso in situazioni eccitanti come quella. cercai di nascondere l'erezione accavallando le gambe, mi sciolsi i lunghi capelli e cercai nello zainetto qualche salvietta imbevuta di acqua per rinfrescarmi. l'uomo sembrava divertito dal mio imbarazzo, perche' ha subito detto: Non devi nasconderlo... lo guardai cercando di capire a cosa alludesse, poi l'uomo ha ripetuto 'non nasconderlo.. vorrei vederlo'. con la sua grossa manona, mi ha preso il cazzo duro che miseramente cercavo di nascondere sotto le gambe accavallate, e me lo tiro' fuori dallo slip del Bikini. l'uomo lentamente dopo averlo preso in pugno, inizio' a segarmi masturbandomi lentamente. l'ho guardato da dietro gli occhiali, non ho detto nulla, ho messo la mia manina dolce frugando dentro i suoi pantaloncini, e ho tirato fuori anche il suo senza dire altro. una bella sberla di cazzo piu' lungo che grosso. abbiamo in rigoroso silenzio, iniziato a segarci dolcemente al riparo dal sole, seduti vicini sulla panca come una coppietta qualsiasi. non riuscivo a crederci, anche una semplice camminata in un parco, si stava trasformando in un'altra bella avventura alla luce del sole del mattino. sempre senza parlare, ci stringemmo l'un l'altro in un abbraccio che porto' le nostre labbra a toccarsi. e infine ci baciammo con passione, sempre abbracciati. sapevamo che il parco doveva essere vuoto, o almeno lo speravamo entrambi. sarebbe stato un bel guaio se passando qualcuno ci avesse visti a quel modo. fortunatamente non passo' nessuno, e noi potemmo continuare le nostre effusioni indisturbati. 'togliteli' ho detto all'uomo dandogli subito del tu', lo aiutai a sfilarsi pantaloncini e mutande, lasciandolo nudo, dato che la maglietta se l'era gia' tolta da solo poco prima. nudo lui, in bikini io, con il cazzo duro fuori dagli slip. la Voglia di Fare l'amore, e salita fino al punto in cui presi dallo zainetto uno dei tanti preservativi che portavo sempre dietro, glielo infilai sul cazzo duro, mi misi a gambe larghe sulle sue chiuse seduto sulla panca, con le mani mi scostai da un lato lo slip, e mi allargai il culetto. piano piano mi sedetti sulla sua asta dura e dritta che aspettava solo di infilarsi dentro di me' fino alle palle pelose. Era vero, troppo vero. a volte ci capitano delle avventure che a raccontarle siamo noi i primi a non crederci. cio' che stava succedendo in quel parco su quella panchina era tutto maledettamente reale, come il sole che ci scaldava, e il verde che ci circondava. era tutto bellissimo e perfetto, la sua cappella turgida entro' dentro di me senza fatica, e insieme abbiamo ansimato quasi contemporaneamente, sorridendo faccia a faccia, mentre io iniziavo a saltellare sul suo cazzo abbracciata a lui, con le Braccia avvinghiate sul suo collo, e le sue mani grandi sui miei fianchi, che mi aiutavano a fare su e giu'. mi sentivo una vera troia, addosso avevo solo il bikini e gli occhiali da sole, i lunghi capelli sciolti sulla schiena, il mio Amante Occasionale nudo seduto sulla panca, che mi stava sfondando il culo all'aperto. godevamo come due maiali, sarebbe stato da fare un bel Video o una foto, al tempo i cellulari non erano come quelli moderni di oggi, ma gia' facevano sia foto che video. non ci pensai... peccato. avevo altro a cui pensare in quel bellissimo momento di passione. Come sempre in questi casi, cercai di chiamare Mamma. non l'ho mai tenuta fuori, ogni scopata che facevo, la volevo fortemente vicina a me'. come sempre avevo fatto fino ad allora. presi in mano il telefonino, e senza perdere il ritmo della scopata, continuando a saltellare su e giu' dal cazzo dell'uomo godendo, come una vacca chiamai Mamma. uno, due, tre, quattro squilli. mamma non rispondeva. agganciai e riprovai ancora. possibile che proprio a quell'ora non fosse in casa? non la trovai. per la prima volta Mamma non era rintracciabile. ne fui molto delusa, e insieme a me anche l'uomo che desiderava provare l'eccitazione di scoparmi mentre parlavo con lei. continuammo ugualmente la nostra scopata, godendo come maiali ansimando ad ogni spinta e a ogni saltello Era un piacere immenso. sospirando e sudando al caldo nonostante il riparo dell'albero. non so quanto tempo fosse passato, l'orologio era l'ultimo dei miei pensieri in quel bellissimo momento, ricordo solamente che ad un certo punto, il mio cellulare suonò. lo raccolsi con non poca difficoltà dallo Zainetto accanto a noi, Era Mamma. Forse vedendo la mia chiamata persa, si era decisa a richiamarmi. 'Ciao Mamma...' Ho Prontamente detto, senza perdermi nemmeno un'attimo della scopata che stavo facendo su e giu dalle gambe dell'uomo, con il suo bel cazzo lungo ben piantato nel mio culetto. Mentre parlavo con Mamma, L'uomo ha iniziato a baciarmi, a volte faticavo a rispondere a Mamma, proprio perchè godevo e avevo la bocca occupata dalla lingua di lui,che ci stava dando dentro alla grande. Parlai poco con Mamma, gli dissi solo che stavo facendo una bella sosta sotto un'albero, dopo aver camminato nel parco, e mi stavo intrattenendo con un signore molto gentile e ben educato. Mamma che scema non lo è MAI Stata, intui' subito che tipo di intrattenimento fosse, sentendoci ansimare e godere. ma stavolta non fece in tempo a farmi la sua solita Predica che ormai conoscevo a memoria. voltando la testa da un lato, vidi per la prima volta qualcosa che all'inizio mi preoccupo' e non poco. forse l'uomo preso dalla foga, avendo la testa dritta o magari i miei lunghi capelli sul suo viso, gli avevano impedito la visuale, e non li aveva visti. a pochi passi da noi, a qualche metro di distanza, fermi a guardarci senza parlare, c'erano quattro ragazzo mulatti alti e magri. forse senegalesi o egiziani, non ne ho proprio idea. ripresami dall'attimo di spavento, e chiusa la telefonata con Mamma senza nemmeno accorgermene, feci un bel sorriso ai ragazzi e senza fermarmi dal saltellare, dissi al mio uomo di voltare la testa a sua volta,e di guardare chi c'era. l'uomo volto' lo sguardo, vide i quattro ragazzotti che se la ridevano tra loro ma senza disturbarci. per nulla preoccupato, l'uomo continuo' la scopata come se non ci fossero nemmeno. se a lui non davano fastidio, figuriamoci a me' che ero esibizionista nata. si puo' dire che non aveva certo pudore quell'uomo nudo davanti a questi, mentre continuava a sfondarmi il sederino e baciarmi con passione. i quattro mulatti sembravano divertirsi parecchio fino a quando uno di loro prendendo coraggio, si e avvicinato alla panca con il suo cazzo duro in mano offrendomelo, praticamente me lo mise in faccia. potevo rifiutare? in quel momento presa com'ero accettai qualunque situazione, nemmeno l'uomo ebbe da ridire quando ho preso tutto in bocca il cazzo del mulatto e ho iniziato a succhiarglielo continuando a saltellare su e giu'. La Nuova situazione pareva eccitare tutti, e ben presto anche gli altri tre' si sono fatti avanti attorniando la panchina e offrendomi i loro cazzi da succhiare. la cosa si era fatta piu' interessante. da due, eravamo diventati in sei. l'uomo che mi scopava seduto nudo, e i quattro mulatti con i calzoni abbassati che mi facevano a turno succhiare i loro bei cazzi neri. Mamma non serviva piu' a quel punto, anche se come sempre, finito tutto la Richiamai per raccontarle L'accaduto. mi lasciai prendere completamente dai quattro ragazzotti, che ad un certo punto non si sono piu' accontentati di scoparmi in bocca, hanno voluto assaggiare il mio bel culetto ormai gia' bello slabbrato e sudato. due di loro ai lati, mi hanno proprio sollevata di peso dal cazzo dell'uomo, prendendomi per le braccia, trascinandomi nel praticello dietro la panchina. una volta messa a pecorina, a turno me lo hanno infilato tutti e quattro dentro. non vi dico che gioia e che goduria provai. l'uomo intanto aveva ceduto la mano, si stava rivestendo in tutta fretta, ma rimase a guardare la scena senza rinunciare a farsi una bella sega. rimase li a guardarsi lo spettacolo di me sfondata bocca e culo a turno dai quattro mulatti senza preservativo. la cosa andava per le lunghe, ero un bagno di sudore dal caldo, addosso mi era rimasto solo il reggiseno del bikini, gli slip erano volati via chissa' dove, non li trovai piu'. gli occhiali da sole li avevo tolti quando ancora ero sul cazzo dell'uomo. i miei capelli erano appiccicati tutti sul viso e sulla schiena. iniziavo a preoccuparmi del dolore che sentivo al culo, sembravano non sborrare mai. se ce una cosa da dire sui negri o mulatti, e che hanno una resistenza da far paura. io che di resistenza ne ho sempre avuta poca, ero gia' venuta almeno tre volte. avevo il cazzo moscio e gocciolante di sperma, e a momenti mi aspettavo di finire piena di liquido bianco. la mia previsione si e avverata pochi minuti dopo, quando due di loro mi sono venuti in bocca riempendomi la gola e il viso di calda sperma, e i due dietro mi sono venuti dentro, uno dentro lavandomi le viscere dell'intestino, l'atro mi ha riempita sulla schiena. ero fradicia. Finito i Loro comodi, i quattro Mulatti soddisfatti, si sono allontanati senza nemmeno dire una parola. almeno nella nostra lingua. si sono limitati a borbottare nella loro lingua, lasciandomi sudata e piena di sperma ovunque. non e stato facile rimettermi in piedi, le gambe mi tremavano e non mi reggevano, fu l'uomo ad aiutarmi e porgermi i vestiti. mi accompagnò ad una fonatella poco distante per ripulirmi e sistemarmi un po'. se ci ripenso ancora Oggi, mi bagno tutta. Non Basta Vestirsi da donna per assomigliarci. ci vuole prima di tutto il sex appeal, la femminilita' non la si compra ne si impara, e Sopratutto Troie si nasce, Non lo si Diventa.
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