Una storia diversa - Pavia Trasgressiva

Una storia diversa - Pavia Trasgressiva

Una storia diversa
In un giorno triste e piovoso, Andrea era in casa solo e, ancora in pigiama, gironzolava senza una meta cercando qualcosa per passare il tempo. Si sedette davanti al computer e iniziò col scorrere la posta: un sacco di spam. molta pubblicità e solo una mail normale. Era di una sua vecchia amica, una vecchia fiamma di tanto tempo fa. "Cosa vorrà mai?" pensò; e l'aprì.
"Caro Andrea,
è tanto che non ci sentiamo e mi chiedevo come stai, sempre preso dal tuo lavoro, mai un momento di pausa. Ma oggi è domenica e sicuramente sei ancora a letto a poltrire.
Stamani, quando mi sono svegliata, mi sei subito venuto in mente; mi sono ricordata dei bei momenti passati assieme e delle notti di passione passate nel tuo lettone. Mi sono fatta prendere dalla nostalgia e ho pensato di scriverti. Non avevo il coraggio di telefonarti:
Sai, da qualche tempo ho un'amante; ma non è come pensi tu, è un'amante particolare. E' da un po' che mi sono scoperta lesbica, non ridere e prendimi seriamente. Ho cominciato con una amica che mi faceva il filo e mi è piaciuto, abbiamo avuto momenti felici e ho potuto provare questa nuova esperienza. Ma non ti nascondo che non mi sentivo completa, avevo bisogno di qualcosa di più, mi mancava la penetrazione.
Un giorno, al supermercato, ho in contrato una ragazza stupenda, alta, bella in viso e nel corpo e l'ho subito abbordata. Lei si è dimostrata simpatica e affabile e siamo andati in un bar a bere qualcosa. Non ci crederesti: non era una donna era una trans!
Sulle prime sono rimasta allibita, non sapevo come comportarmi, come definirla, non sapevo nemmeno se usare il maschile o il femminile nel parlarle; ma lei ha capito il mio imbarazzo e mi ha tranquillizzata, è stata dolce e comprensiva e subito le mie paure, la mia diffidenza sono scomparse ed è nata una amicizia sincera. Forse non era solo amicizia, era attrazione fisica. Continuavo a guardarle il seno: bello, prosperoso, da tuffarsi dentro; e che dire del viso: gioviale, simpatico e con delle labbra carnose e invitanti. Lei se ne era accorta di come la guardavo e ha voluto invitarmi a cena a casa sua. Sul momento ho rifiutato; dove mi avrebbe portato? Poi, però mi sono detta: cosa può succedere di male! E ho accettato.
Siamo uscite, ho preso la mia macchina e siamo andate a casa sua. Un bell'appartamento in un quartiere periferico ma signorile. Tolto il cappotto è apparsa ancora più bella di come la immaginavo, un bel corpo, belle gambe e veramente attraente. Lei ha voluto aiutarmi a togliere il mio giaccone e la sua vicinanza, il suo contatto mi hanno provocato una scossa di piacere, mi ha sfiorato una natica con una mano e sorridendo mi ha fatto i complimenti. Da quando ho cominciato a frequentare altre donne, ho cominciato a provare piacere nella loro vicinanza ma in questo caso il piacere è stato sublime. Non mi sono trattenuta e le ho buttato le braccia al collo e l'ho baciata intensamente; lei non si è affatto ritratta e abbiamo cominciato a saettare con le lingue e ha sfiorarci tutto il corpo. Ma quando ho allungato la mano sul suo inguine ho sentito qualcosa di veramente grosso che si gonfiava sempre di più; per un attimo mi sono irrigidita e bloccata ma poi mi sono resa conto che non ero con una semplice donna e allora mi sono lasciata andare e ho voluto vedere e toccare quel qualcosa in più della mia nuova amica.
Ci siamo lasciate andare con baci, abbracci, palpeggiamenti e strizzate di seni e natiche fino ad esaltarci al punto di doverci staccare per correre, di comune accordo e senza una parola, nella sua camera da letto; ci siamo spogliate a vicenda e mentre la spogliavo mi meravigliavo del suo corpo: ventre piatto, un seno perfetto di almeno una terza, natiche pronunciate che formavano un sedere a goccia di una perfezione statuaria, gambe affusolate e perfette. Ero estasiata. e quando le ho abbassato lo slip ecco apparire qualcosa di magico. Lungo, turgido, leggermente curvo all'insù e con una punta rosa e perfetta: era il membro più bello che avessi mai visto. Mi sono istintivamente inginocchiata e ho cominciato a baciarlo e a succhiarlo; mi riempivo la bocca di un morbido pene dal sapore intenso e di maschio eccitato, accarezzavo i testicoli con bramosia e li sentivo fremere fra le mie mani.
Lei ha cominciato a cingere la mia nuca con le sue mani e ha facilitarmi il ritmo del coito in modo di aumentare di tanto in tanto e io seguivo con scrupolo le sue frequenze. Era ormai diventato enorme e duro come una pietra, lo sentivo pulsare contro il mio palato; andammo avanti così per almeno dieci minuti, poi lei mi fermò e arretrando il bacino si sfilò dalla mia bocca per paura di avere una eiaculazione precoce; sorrise e mi stese sul letto a gambe larghe e, a sua volta iniziò un delicatissimo coito orale lavorando intensamente con la lingua sul mio clitoride che divenne rigido come un piccolo pene e iniziai a contorcermi dal piacere. La fermai bruscamente e afferrato il suo attrezzo ancora perfettamente tonico lo presentai all'imbocco della mia vagina e lei sempre con un magnifico sorriso, prendendomi alla missionaria, iniziò a stantuffare delicatamente per abituarmi al suo membro senza violenza. Era ormai da tempo che non ricevevo un maschio dentro di me e mi ci volle qualche minuto perché tutto si adattasse a quello che stavamo facendo, ma poi tutto fu roseo e io cominciai ad essere rapita dal piacere del sesso e tutto il mio corpo iniziava a fremere e dimenarsi sotto il su e giù di quella femmina speciale che la fortuna aveva messo sul mio cammino.
Mentre continuava il suo movimento ritmico e costante, si adagiò sul mio corpo e unì le sue labbra alle mie perforandole con la sua lingua, l'abbracciai stretta stretta tanto da sentire le sue mammelle che premevano sulle mie a togliermi il fiato, ma la sensazione era meravigliosa. Alzai le gambe cingendole la schiena e seguendo il ritmo del suo andirivieni, anzi forzando ancora di più il ritmo per aumentare l'estasi che stavo provando.
Ad un certo punto si alzò sulle braccia, uscì dal mio antro e masturbandosi con violenza spruzzò almeno quattro getti di un seme bianco e cremoso sul mio ventre mentre dalla bocca usciva un grugnito sordo e a singhiozzo, sintomo dell'eccitazione che stava attraversando. Mi rialzai sulle ginocchia e lo infilai in bocca, cominciai a succhiarlo intensamente sorbendo ancora molte gocce del suo umore; un umore dolce, caldo e pastoso: una delizia. Lei era ancora in preda alle convulsioni per lo sforzo dell'eiaculazione e si lasciò cadere supina sul materasso mentre con la mano mi ripuliva la pancia del suo seme e me lo spalmava sulla bocca. A quel punto si sollevò e ricominciò a baciarmi con furore e trasporto.
Rimasi da lei a cena e anche tutta la notte. Facemmo l'amore ancora per ben tre volte e rimanemmo abbracciate nel suo letto fino all'alba.
Sai, Andrea, ho trovato l'amante perfetta: lesbica ma che non mi fa mancare la penetrazione. Anche a lei vado bene, con me si sente soddisfatta e quando desidera essere penetrata, usiamo un fallo indossabile e, devo dirti, che come "maschio" me la cavo benissimo.
Una volta le ho parlato di te, del nostro passato, di quando stavamo assieme e si è incuriosita chiedendomi di descriverti; ovviamente non ho potuto esimermi dal raccontarle che vanti delle misure molto importanti e qui non ci ha visto più. Continua ad insistere che vorrebbe conoscerti e che potremmo uscire tutti e tre insieme per una pizza e poi chissà che tu non ti lasci coinvolgere in qualcosa di più. Lei vuole restare con me, non vuole affatto mettersi con un uomo, ma qualche passatempo speciale lo farebbe volentieri.
Ecco perché ti scrivo, per chiederti se ti va di unirti a noi. So che l'abbiamo già fatto in passato ma con un altro uomo e con un'altra donna; vuoi provare con una transgender? Ti prego dimmi di si, sei sempre stato così bravo con me e poi ti divertirai di sicuro.
Un bacione in fronte. Ciao
Laura"
Rimase per un attimo allibito della mail. Poi cominciò a pensarci su.
Era vero con Laura avevano fatto il trio sia con un altro uomo che con un'altra donna e si era divertito moltissimo. Ma con una trans non era mai stato. Non aveva mai sfiorato l'idea. E adesso? Laura era una bella donna e a letto era un portento anche se aveva sempre manifestato tendenze lesbiche, ma con la bocca ci sapeva fare eccome. E con la trans?
Avrebbe fatto la parte attiva o doveva accettare anche la parte passiva che non aveva mai provato. Da quel lato era vergine.
Decise di fare colazione e intanto ci avrebbe pensato su. La cosa lo stuzzicava. La curiosità era tanta. Ma...?
Alla fine pensò ti telefonarle; aveva conservato il suo numero nella rubrica del cellulare. Avrebbe sentito la sua voce e avrebbe potuto chiarire il dubbio subito e chiaramente.
Al terzo squillo Laura rispose. La sua voce era squillante e felice, aveva riconosciuto la chiamata. Si dichiarò contenta di sentirlo e subito intuì che c'erano buone possibilità che la sua proposta di un bel terzetto potesse realizzarsi. Andrea fu schietto e si informò subito sulle intenzioni della sua partner nei confronti dell'unico maschietto del gruppo, ma la ragazza lo rassicurò subito: la sua amica era sostanzialmente passiva e non avrebbe mai preteso di possedere Andrea, piuttosto il contrario; da quando aveva saputo delle "grosse" qualità del suo ex moriva dalla voglia di conoscerlo. Ma conoscerlo biblicamente!
Chiacchierarono amichevolmente del più e del meno per qualche minuto ma la donna fremeva per avere una risposta, e così tagliò corto e ripresentò la richiesta di organizzare un incontro a tre; Andrea rispose affermativamente ma a certe condizioni: che l'incontro si facesse a casa di Laura perché per lui era un ambiente familiare dove aveva passato tanti bei momenti amorosi e che la "hibryd" non facesse brutti scherzi o avanzasse richieste che lui non volesse soddisfare. La donna si affrettò a rassicurarlo e garantendogli serietà e lealtà nel menage che si apprestavano a fare.
Così si accordarono per il pomeriggio stesso, fissarono l'ora e Andrea si offrì di portare del buon vino mentre Laura avrebbe pensato al dolce.
Quel pomeriggio, Andrea fece una doccia e indossò abiti facili da sfilare ma che nello stesso tempo mettessero in mostra le sue forme atletiche e muscolose, biancheria intima molto sexy e che esaltassero le forme che contenevano. Prese le chiavi dell'auto e tolse dal frigo una bottiglia di champagne francese che conservava per le grandi occasioni.
Come d'accordo alle quattro in punto suonò al citofono della casa della sua ex amante e subito avvertì l'aprirsi del portoncino; salì le scale del primo piano e sulla porta dell'appartamento apparve Laura in hot pans e maglietta trasparente che metteva in mostra il suo meraviglioso decoltè. Sorrisoni di entrambi e casto bacio a stampo sulle labbra.
Andrea entrò, offrì la bottiglia alla donna che subito la ritirò nel suo frigorifero e presolo per mano lo trascinò in salotto per presentargli la sua amica.
Arianna indossava un vestitino a fiori che le lasciava scoperta almeno metà coscia e sul davanti si apriva a V per lasciare ammirare una generosa scollatura; si alzò dalla poltrona e avanzando su dei tacchi vistosi allungò la mano per stringerla e approfittare per avvicinare le guance in amicizia. Andrea rimase stupito della femminilità della persona che aveva davanti e dovette ricredersi dei pregiudizi che si era immaginato.
Laura fece le presentazioni e accomodò l'uomo sul divano accovacciandosi accanto e invitando Arianna a fare altrettanto dall'altra parte; istintivamente Andrea allungò le mani appoggiandole sulle gambe delle due amiche e manifestando un gesto di pieno compiacimento per il corpo di entrambe. Il gesto diede fiducia a tutti per creare quell'atmosfera di complicità necessaria per dare il via ad un intreccio sessuale che ci si aspettava. Fu Laura per prima ad allungare la mano sull'inguine del suo ex invitando l'altra a fare altrettanto. Si capiva che Andrea era già eccitato e il gonfiore del jeans lo confermava. Laura si alzò in piedi e si sfilò la maglietta liberando le sue meravigliose mammelle che cominciarono a dondolare ritmicamente con disinvoltura, si mise fra le gambe del maschio e con altrettanta disinvoltura sfilò la maglietta anche a lui mettendo ben in mostra i pettorali e il collo taurino che davano un perfetto senso di potenza. Arianna si azzardò ad accarezzare il petto dell'uomo provocandogli un fremito di piacere e istintivamente Andrea si voltò verso di lei e avvicinò le labbra alle sue; Arianna accettò l'imbeccata e avvicinandosi appoggiò, a sua volta, le labbra socchiuse alle sue. Le lingue si insinuarono vicendevolmente e cominciarono a sciabolare violentemente in un turbine di lussuria e
sensualità. Laura, nel frattempo, cominciò lentamente a sbottonare i pantaloni di Andrea e a frugare nello slip fintanto che riuscì a liberare il membro che si presentava già bello prestante e sufficientemente rigido da poter essere masturbato con dolcezza. Laura obbligò Andrea a sollevare il bacino per potergli sfilare tutto e avere miglior agio di interessarsi ai suoi genitali; muoveva le mani su e giù brandendo l'asta con dolcezza e lentamente questa si ingrossava e si allungava diventando enorme; a quel punto chinò la testa e introdusse in bocca solo il glande per poterlo stuzzicare con la lingua, si divertiva a succhiare e contemporaneamente si faceva spazio con la lingua nel meato uretrale per trasmettere maggior piacere. Arianna si staccò dalle labbra dell'uomo, voleva osservare il pene di Andrea e sbottò di stupore quando ebbe conferma dei racconti di Laura. Allungò a sua volta la mano e quasi lo strappò dalla bocca dell'amica per farlo entrare nella sua; iniziò a lavorarlo con intensa passione tanto da provocare un sussulto di Andrea: non aveva mai ricevuto un simile trattamento da nessuna donna con cui era stato.
Laura nel frattempo si era spogliata completamente, non era alta ma aveva forme perfette e oltre al seno vantava natiche a mandolino e il "monte di Venere" completamente depilato. La donna convinse gli altri a seguirla in camera da letto sostenendo che sul lettone sarebbero stati più comodi, così la trans si staccò da Andrea e alzandosi seguì gli altri verso il talamo agognato.
Nel tragitto Arianna abbandonò il vestitino a fiori rimanendo solo con un tanga ridottissimo e quando Andrea, dopo essersi sdraiato sul lettone si voltò a guardarla, rimase come fulminato: un corpo da vera vamp, un seno perfetto e sodo come pochi, ma era il rigonfiamento sotto la pancia piatta a galvanizzare la sua attenzione. La parte anteriore dello slip rimaneva sollevata dal corpo per l'effetto del contenuto che ormai era di notevoli dimensioni e sembrava pulsare e dondolare leggermente per effetto della camminata. Andrea non aveva mai avuto esperienze simili e istintivamente, quasi contro la sua volontà, allungò la mano per poter verificare personalmente la consistenza di ciò che si nascondeva in quel ritaglio di stoffa; accarezzò l'inguine della "hybrid" e si sentì percorrere da una scossa sensuale come se in quello stesso momento stesse per raggiungere un amplesso. Laura, che nel frattempo si era accovacciata fra le sue gambe, ebbe un sorriso di compiacenza e, mentre si apprestava ad effettuargli un coito orale, lo incitò a sguainare lo "spadone" di Arianna e a manipolarlo come fosse il suo. La transgender, per facilitargli la cosa, si sfilò in un lampo il ridotto indumento e apparve un fallo di dimensioni apprezzabili e in perfetta erezione; l'uomo lo afferrò senza titubanza e ne apprezzò subito la consistenza, la turgidità e la circonferenza. Lentamente iniziò a farlo scorrere avanti e indietro osservando il glande che andava via via coprendosi e scoprendosi e diventando ogni volta più lucido e roseo; nel frattempo si sentiva eccitato dal lavorio che Laura, indefessamente, eseguiva su di lui, succhiava e pompava come un'ossessa e aveva ridotto il povero attrezzo ad un vero pezzo di legno, era duro da far quasi male e continuava ad accelerare il movimento percependo una prossima esplosione. Si bloccò di colpo per non permettergli di afflosciarsi e allargando le gambe lo fece scivolare nella sua vagina già abbondantemente lubrificata dall'umore che aveva secretato e iniziò una cavalcata piena di sensualità; era da molto che non introduceva un uomo di quelle dimensioni e anche se con un po' di difficoltà ebbe quasi subito un orgasmo; cominciò a contrarsi incurvando la schiena e ansimando velocemente, il corpo era attraversato da scosse che lo facevano sobbalzare, gli occhi era serrati e le mani ghermivano il collo del povero Andrea che rischiava il soffocamento. Il tutto durò parecchio, finché la donna si accasciò esanime sul petto dell'uomo e spossata si abbandonò per qualche minuto.
Andrea sfilò il suo attrezzo che, nonostante l'amplesso con la donna, mantenne perfettamente l'erezione e Arianna volle sostituire l'attività di Laura e iniziò un coito con maggior passione; l'uomo si accorse subito della differenza di trattamento, era più dolce, più ritmica, più appassionata e l'eccitazione era più evidente; con una mano aiutava l'asta nella stimolazione e con l'altra accarezzava i genitali e stimolava il perineo accrescendo l'estasi
del momento. La donna, lasciata la sua posizione e dopo aver baciato profondamente il suo ex, si mise a cavalcioni del collo offrendo la sua vagina per una comoda azione di stimolazione con la lingua; Andrea non si fece pregare affatto e afferrato dolcemente con le labbra il clitoride cominciò a succhiarlo e stritolarlo facendo fremere la donna che emetteva, di tanto in tanto, dei gridolini soffocati per l'intenso piacere. Arianna, nel frattempo, aveva sollevato le gambe dell'uomo e con estrema delicatezza aveva cominciato ad umettargli lo sfintere con passate della lingua, alternativamente lente e frenetiche, trasmettendogli sensazioni piacevoli che stimolavano l'emissione di liquido pre-eiaculatorio che colava sul ventre; Andrea, eccitato da quella nuova sensazione all'ano, impegnato a stimolare la "patatina" di Laura allungò le mani e si mise a strizzare le poppe della femmina sopra di lui con passione e trasporto, trasmettendo a sua volta nuova eccitazione alla sua ex. Era un groviglio di manipolazioni e tutti stavano provando piacere ad eccitare l'altro e ad eccitarsi loro stessi: un vero momento sessuale di particolare intensità. Arianna si rialzò e cominciò a masturbarsi con decisione, ma Laura ebbe un’intuizione; abbandonò il trattamento di Andrea, si rigirò in una sorta di sessantanove, afferrò il pene della transgender e iniziò a sfregare il glande sull'orifizio dell'uomo che, ancora ignaro dell'intenzioni della donna, continuava a godere del trattamento che riceveva. Mentre Laura riprendeva col suo lavorio orale, Arianna cominciò delicatamente ma con decisione a spingere, mentre con le mani divaricava le natiche di Andrea; l'uomo avvertì un certo fastidio e tentò di emettere un gemito ma la donna premette la vulva sulla bocca e il suo ex si ammutolì di colpo. Il glande era già entrato completamente, Laura intensificò ciò che stava facendo e Andrea, dopo un primo momento di smarrimento e un iniziale dolore, cominciò ad apprezzare ciò che la trans gli stava facendo. Eccitatissimo per la nuova e inaspettata esperienza, il maschio del gruppo accelerò il trattamento alla vagina di Laura che a sua volta si sentì percorrere da un fremito inusuale e mentre accelerava il coito si accorse che stava squirtando inondando il suo partner. Dal canto suo Arianna aveva ormai penetrato completamente le viscere dell'uomo e si sfogava pompando intensamente e con immenso piacere al punto che avvertì quasi subito il sopraggiungere dell'eiaculazione, emise un gemito, contrasse il ventre e fu percorsa da una scossa. Sentiva il seme percorrere il canale e l'eccitazione si faceva più intensa, ebbe un sospiro e rovesciò almeno quattro spruzzate dentro Andrea che avvertì il calore e la stimolazione fu più intensa; la conseguenza fu che anche a lui venne l'eiaculazione e, a sua volta riempì la bocca di Laura con altrettanto liquido, forse più denso, più dolce e abbondante della trans. La donna si sollevò e tirata a sé Arianna cominciarono a baciarsi e a scambiarsi abbondanti fiotti di sperma e a leccarsi le labbra con bramosia e golosità; lasciata la bocca dell'amica, Laura si rigirò e cominciò a baciare l'uomo travasando nella sua bocca il suo stesso prodotto e si immersero in un momento di intensa fusione. Arianna dal canto suo volle perfezionare il piacere ad Andrea e iniziò un’azione di felching andando a riassorbire voluttuosamente quasi tutto ciò che aveva inserito nel suo ano e riempiendosi la bocca di qualcosa di gradevole da degustare intimamente. Si sdraiò sul letto accanto ai due amici e prima con la donna e poi con l'uomo donò generosamente quanto aveva sorbito poco prima e tutti e tre furono invasi da quella miscela di semi con gusto e densità molto simili. Furono momenti straordinari. Laura aveva potuto avere, di nuovo un rapporto con un uomo, Arianna si era tolta la soddisfazione di un gioco a tre e Andrea ebbe la possibilità di sperimentare un rapporto anale con una trans che sapesse donarglielo con dolcezza, gentilezza e tanto amore.
Rimasero abbracciati tutti e tre sul lettone per parecchio tempo scambiandosi effusioni, baci, strofinamenti e brevi masturbazioni che rievocassero il magnifico momento appena trascorso. Ma una cosa fu chiara a tutti: avevano creato un sodalizio sessuale che sarebbe durato a lungo.

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